Nel nord della Cina, su una spiaggia di Qinhuangdao lungo la costa della Bohai Bay, spunta fra le dune sabbiose l’UCCA Dune Art Museum. Progettato dall’OPEN Architecture Studio fondato a New York da Li Hu e Huang Wenjing, si sviluppa su un’area di 930 mq. sotto una grande duna che si è formata in migliaia di anni complice il vento che soffiava dal mare. La genesi di questo museo si è nostalgicamente ispirata a quei piccoli scavi che i bambini fanno per gioco sulla spiaggia, mentre la struttura ricorda le caverne primitive che ospitavano mirabili esempi d’arte rupestre. L’UCCA, sotto la duna, crea tuttavia spazi interconnessi che emergono dalla sabbia proprio come caverne. Il suo design, di conseguenza, è talmente semplice, puro e toccante da scandire a tutti gli effetti un ritorno alle forme primordiali. Il progetto ha infatti voluto preservare l’ecosistema vulnerabile delle dune, che grazie al museo rimarranno in eterno, mai livellate, per dare spazio agli sviluppi immobiliari dell’oceano com’è successo a molte altre dune lungo la costa.

Varcata la soglia di questa affascinante, inusuale costruzione, dopo una piccola reception e un tunnel buio, ecco aprirsi all’improvviso lo spazio nel grande salone multifunzionale. Spazio che viene riempito dal raggio di luce che proviene dal lucernario. Da qui si susseguono spazi contigui simili a celle che ospitano gallerie di varie dimensioni e un bar-cafeteria dove rilassarsi guardando il mare. Il museo, inoltre, è illuminato da ampie aperture sul soffitto che danno l’opportunità ai visitatori di ammirare i continui mutamenti del cielo e del mare. Una scala a chiocciola conduce infatti a un belvedere sulla duna, guidando gli spettatori dall’oscurità delle gallerie/caverne alla luce della spiaggia.

La complessa geometria tridimensionale del guscio di cemento è stata invece modellata a mano dagli artigiani del luogo (alcuni dei quali ex costruttori navali) utilizzando casseforme realizzate con piccole strisce lineari di legno e altri materiali. Si è scelto di mantenere questa struttura irregolare e imperfetta per evidenziare ancora di più il valore della costruzione manuale dell’edificio. Di conseguenza tutto è stato progettato su misura: le porte, le finestre, il banco della reception, il bancone del bar, i lavandini del bagno.

Nulla, in buona sostanza, è stato lasciato al caso. Neppure le superfici, con l’impiego di 3 soluzioni di Ideal Work®, azienda veneta all’avanguardia, che consentono di ottenere superfici uniche e pregiate con tutto quel valore intrinseco che solo le creazioni artigianali made in Italy possiedono: il Microtopping® per parete, soffitto, lavabi, balcone esterno, tavolini del caffè, scale, tavoli all’aperto; i pavimenti alla veneziana Ideal Work® Lixio® per galleria, reception e cafeteria; il Nuvolato Architop®, che con il suo stile industriale è stato scelto per rivestire il balcone interno. Ammirare l’arte contemporanea nello spazio futuristico, minimalista e meditativo dell’UCCA Dune Art Museum nascosto nella sabbia, è insomma un’esperienza a dir poco incredibile.

Foto: © WU Qingshan