Nel prestigioso hotel Lac Salin SPA & Mountain Resort c’è il nuovo ristorante Stua da Legn, che vede ai fornelli il giovane chef Andrea Fugnanesi: il quale, lo scorso anno, ha lanciato con successo Stua Noa, il ristorante fine dining nel cuore di Livigno.

Stua da Legn è la destinazione culinaria che esalta il mondo vegetariano e vegano accogliendo gli ospiti in un’atmosfera calda e familiare, dove nell’antica stube tipica delle baite livignasche i ricercati sapori si fondono con l’eleganza del legno. Il nome per esteso è Stua de Legn Alta Cucina Naturale, in quanto è la natura protagonista nel concept dell’innovativa proposta gourmet.

Ogni morso, infatti, è un viaggio sensoriale attraverso sapori audaci e presentazioni artistiche. Ogni piatto, invece, è un’ode alla freschezza e alla creatività basata su ingredienti di stagione provenienti dalla Terra. Connessione, questa, che all’Hotel Lac Salin ritroviamo nel mondo naturale della SPA Alpina, fra rituali al fieno e trattamenti alle erbe spontanee che crescono sui pendii di Livigno.

Lo chef Andrea Fugnanesi

La mission dello chef Fugnanesi è trasformare il concetto di cucina vegetale e vegana portando in tavola emozioni e sapori che sorprendono, rivisitati in chiave Fine Dining. Da qui il menù, ricco di proposte particolari. Fra gli antipasti spiccano la scarola ripiena di pane raffermo, maionese al levistico, fondo vegetale e crema al prezzemolo; l’uovo di selva in crosta di polenta, fonduta di caciotta di capra e tartufo nero; la Verticalità Vegetale con sedano rapa, patata, ravanelli, zucchine, rapa bianca e ben 4 maionesi vegane: alla curcuma, al pomodoro, al carbone vegetale, allo spinacio.

Fra i primi piatti, invece, non può mancare il Fungo che consiste in un raviolo ripieno di patata al rosmarino, polvere di funghi, crema di funghi, consommè di funghi e crema di prezzemolo, mentre Come se fosse una pasta e patate propone la Mescafrancesca (tipica pasta del Sud Italia che ne comprende vari tipi) con crema di patate del territorio, bitto (formaggio valtellinese DOP a pasta stagionata), olio con bucce di patate e chips di patata vitelotte. Fra i secondi, il sedano rapa all’arancia; lo spiedo di barbabietola in varie consistenze; la terrina di patata, radice di prezzemolo, erborinato di capra.

Infine i dessert, elaborati come una dolce sinfonia: le crêpes suzette con succo di limone e arancia; l’Alpincello (liquore prodotto in Valchiavenna da erbe con sentori di limone) o Grand Marnier, accompagnato dal gelato al mirtillo della Valtellina fatto in casa; il soufflé al cioccolato con gelato alla panna; la macedonia con pesca arrostita, albicocca flambata al cognac, marmellata d’arancia, gelatina al mirtillo, coulis di fragola, gelato mela verde e basilico, mela vetrificata e salsa al kiwi; la panna cotta al latte di mandorla, fava tonka e confettura di peperone.