Fra gli album di maggior successo che Paul McCartney ha pubblicato nel corso della sua carriera, Band On The Run degli Wings (1973) si merita un posto in prima fila. Non solo, infatti, riuscì a mantenere le promesse di Wild Life (1971) e di Red Rose Speedway (1973), ma consolidò lo status degli Wings come protagonisti del rock’n’roll anni 70. In più, Band On The Run era destinato a tracciare la futura evoluzione musicale del cantante, compositore e bassista di Liverpool.

Linda e Paul McCartney, 1973
© MPL Communications Ltd / Clive Arrowsmith

Nell’estate del 1973, McCartney aveva pronta una serie di canzoni destinate a un nuovo 33 giri. Scorrendo l’elenco degli studi internazionali dell’etichetta discografica EMI, scelse Lagos in Nigeria per la registrazione, tentato dall’idea di lavorare con la band in Africa. Ma pochi giorni prima della partenza, destino volle che il chitarrista Henry McCullough e il batterista Denny Seiwell abbandonassero il gruppo, riducendolo all’improvviso a trio: Paul, sua moglie Linda e il chitarrista Denny Laine (insieme all’ingegnere del suono Geoff Emerick). Per 2 mesi, a Lagos, lavorarono senza sosta ai nuovi pezzi, ma il fattaccio si verificò una notte quando Paul e Linda vennero minacciati e derubati con un coltello mentre stavano rientrando a casa. I ladri si diedero alla fuga con una cassetta di demotape, ma Paul riuscì a ricordare le canzoni avendole appena scritte.

Conosciuta per la sua struttura simile a una suite di 3 movimenti distinti, la title track Band On The Run non si rivelò un successo immediato, eppure raggiunse la vetta della Billboard Hot 100 degli Stati Uniti spingendo l’Lp fino al 1° posto sia negli USA, sia nel Regno Unito, per poi tornare altre 2 volte in cima alla classifica americana e diventare l’album in studio più venduto del 1974 in Australia, Canada e UK.

Ritenuto l’album definitivo degli Wings e fra i preferiti dai fans delle nuove generazioni, Band On The Run festeggia il 50° anniversario con l’edizione da 1 Lp “tagliata ” a mezza velocità – utilizzando un trasferimento ad alta risoluzione dei master tapes originali del 1973 – che rispecchia la tracklist americana con il brano Helen Wheels e include 1 poster Polaroid di Linda McCartney. L’edizione da 2 Lp, invece, insieme all’album originale americano include un 2° disco intitolato “Underdubbed” Mixes Edition + 2 poster Polaroid, mentre il formato da 2 Cd propone l’album americano, i mixsottoincisi ” e 1 poster Polaroid pieghevole fronte-retro.

Parlando della versione “Underdubbed” Paul McCartney ha dichiarato: «Questa è la Band On The Run in un modo che non avete mai sentito prima. Quando crei una canzone e inserisci delle parti aggiuntive, come ad esempio una chitarra extra, si tratta di una sovraincisione. Bene, questa versione dell’album è l’opposto: sottoincisa (underdubbed )».

Sicchè Band On The Run (Underdubbed) propone per la prima volta le 9 classiche canzoni del disco originale senza sovraincisioni orchestrali. I rough mix inediti li realizzò agli AIR Studios Geoff Emerick, il 14 ottobre 1973, assistito da Pete Swettenham. La tracklist rispecchia i nastri analogici originali scoperti negli archivi MPL.

A differenza delle precedenti edizioni in cofanetto della Paul McCartney Archive Collection che non lesinavano certo autentiche “chicche ” per la gioia di fans e neofiti, Band On The Run (a parte la versione “primitiva ”) non offre inediti o demo “accattivanti ”. Ciononostante, mezzo secolo dopo la sua uscita suona più vibrante e attuale che mai.