Intramontabili calzature, i mocassini orientano da sempre l’outfit di influencer e vip. Se nel 1954 Grace Kelly li indossava senza calze nel film La finestra sul cortile diretto da Alfred Hitchcock, il sex symbol al maschile Marlon Brando li calzava coi calzini rigorosamente bianchi.

Marlon Brando e Grace Kelly

Dai nativi americani ai mungitori norvegesi fino ai pescatori lapponi, l’evoluzione del mocassino ha fatto storia per poi avviare negli anni 30 con i marchi Spalding e GH Bass la produzione su larga scala di questo simbolo dell’American Style. All’epoca, il modello denominato Weejun Loafer (weejun è l’abbreviazione di norvegese ; loafer, tradotto dall’inglese, scansafatiche) lo realizza George Henry Bass, calzolaio di Wilton, nel Maine, inserendo sulla sella della scarpa una fascia di pelle cucita.

Ryan Gosling, David Gandy, Justin Timberlake

Fra gli anni 50 e 60, è invece lo stile Ivy League a imporsi nei college statunitensi dettando la tendenza nelle future culture giovanili, mentre in Inghilterra il mocassino si afferma in modo determinante fra gli stilosissimi Mods, insieme al boom economico. Viene ribattezzato penny loafer, poiché gli studenti hanno l’abitudine di introdurre 1 penny all’interno della mascherina a forma di labbra (proprio grazie all’intuizione di GH Bass).

Simona Ventura, Chiara Ferragni, Caterina Balivo

Con il ritorno dello stile casual, nei primi anni 80 la scarpa viene proposta nella variante da barca (boat shoe), lanciata da Timberland e trasformata in un’icona di stile soprattutto a Milano fra i Paninari. A sfoggiarli nel 1983, in occasione del 25° anniversario della Motown Records insieme ai mitici calzini glitterati, è Michael Jackson con la sua Moonwalk (la passeggiata lunare) sulle note di Billie Jean; e nel 2018 quell’esatto modello viene battuto all’asta a Londra, da Bonhams, per 22.800 Sterline (25.330 Euro).

E arriviamo agli inimitabili artigiani italiani, che supportati dalle griffes hanno rinnovato la comodissima calzatura rendendola sempre più trendy grazie alla sostituzione della mascherina con applicazioni di metallo, nappine e frange. A ogni collezione nascono varianti di foggia, colore e materiali come il nabuk e il camoscio, le suole in cuoio oppure gommate.

Non c’è stagione che tenga, insomma. Superando la connotazione maschilefemminile, il mocassino continua a “calpestare ” un posto di rilievo fra le massime conquiste della moda.