Mi piace credere che Oliviero Toscani abbia scattato queste defecanti e/o defecate fotografie pensando almeno un po’ a quei barattoli confezionati da Piero Manzoni con sopra stampata in 4 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco) la dicitura “Merda d’artista. Contenuto netto gr 30. Conservata al naturale. Prodotta ed inscatolata nel maggio 1961 ”.

C’è chi arrivò ad apostrofare il genio dell’arte concettualecaccautore ”, mentre lo scrittore e giornalista Dino Buzzati ebbe a dire: «Non sono altro che barattoli, le cui intenzioni ironiche o rivoluzionarie non bastano a riscattare la volgarità e il cattivo gusto di stampo goliardico». E nel 2007? L’astrattista Agostino Bonalumi dichiarò al Corriere della Sera senza timore d’essere smentito: «Posso asserire in tutta tranquillità che si tratta di solo gesso».

Courtesy the artist & Galleria Lampo
© Fabrizio Spucches & Tommaso Cimarelli

Nel caso di Oliviero Toscani, al contrario, la merda c’è eccome. A testimoniarlo sono le maxi foto scattate nel 1998 per la rivista COLORS e finora mai esposte, che a suo dire ci dimostrano quanto «la cacca è l’unica cosa che l’essere umano fa senza copiare gli altri. Non c’è niente di più personale e ogni volta è un’opera d’arte».

Cacca di lama, 1998

A maggior ragione se viene messa in mostra fino al 24 marzo 2024 alla Galleria Lampo di Milano, s’intitola CACAS – Non tutto è oro quel che luccica ed è curata da Nicolas Ballario, secondo cui il sottotitolo è da riferirsi «a un tipico proverbio italiano che punta a mettere in guardia dalle apparenze. Toscani sovverte la paura e utilizza queste parole in positivo, dimostrando che l’arte può rendere affascinante qualunque cosa, anche la cacca, che con le sue fotografie splende».

Per quanto riguarda l’aureo luccichìo, aggiungerei tirando ancora in ballo Piero Manzoni che la sua equazione stabiliva 30 grammi di Merda d’artista contro 30 grammi d’oro. Ed essendo all’epoca l’oro zecchino quotato all’incirca 700 Lire al grammo, al variare del prezzo di 1 grammo d’oro variava in automatico quello della merda.

Cacca di porcellino d’India, 1998

Ragion per cui, ammirando questo “must ” escrementizio non solo umano ma anche di scimpanzè, mucche, giraffe, iene, maiali, leoni, anatre, pesci rossi, pitoni, lama, bufali, tigri, grilli eccetera, non potrete fare a meno d’esclamare: «Questa mostra è una cagata pazzesca!».

CACAS – Non è tutto oro quel che luccica
Fino al 24 marzo 2024, Galleria Lampo, Scalo Farini, via Valtellina 5, Milano
tel. 3517136756

Courtesy the artist & Galleria Lampo
© Fabrizio Spucches & Tommaso Cimarelli