Dal pollo di Newton alla cucina molecolare. Ecco come la scienza ha influenzato la cucina nei secoli dei secoli, attraverso esperimenti e deduzioni di grandi scienziati ma non solo. A raccontarcelo è Massimiano Bucchi, docente di Scienza, Tecnologia e Società all’Università degli Studi di Trento, nel suo ultimo libro intitolato Scienza e cucina. Il pollo di Newton e altri incontri tra saperi e sapori (Interlinea edizioni, collana Alia, 240 pagine, € 14).

Di rado si è rivelato semplice applicare le discipline scientifiche alle attività quotidiane; e tantomeno renderle appetibili a un vasto pubblico come succede oggi. Bucchi, dunque, intraprendendo un viaggio all’insegna dei saperi e dei sapori, focalizza la nostra attenzione sullo sviluppo della scienza in ambito culinario per riscoprire il suo ruolo nelle ricette e nelle preparazioni che abitualmente consumiamo.

Massimiano Bucchi

Dagli studi sulla conservazione del pollo che costarono la vita a Francesco Bacone, alla scoperta della cioccolata al latte di Hans Sloane, fino all’aspra denuncia della pastasciutta da parte dei Futuristi e a Benjamin Franklin che una volta disse «La birra è la prova che Dio ci ama e vuole che siamo felici», un sostanzioso numero di aneddoti divertenti ci fa apprendere con assoluta semplicità le scoperte scientifiche, svelandoci l’origine dei piatti e delle bevande a noi più conosciute.

Scoperte avvenute, talvolta, quando lo scienziato di turno era in vacanza oppure tra i fornelli. Come quando, ad esempio, il medico William Stukeley invitò a cena il fisico Isaac Newton, ma non c’era verso che quest’ultimo, immerso com’era nei suoi studi, si presentasse in sala da pranzo. Stukeley, che nel frattempo non ci vedeva più dalla fame, sollevò il coperchio, mangiò il pollo e ricoprì il tutto come se nulla fosse. Quando Newton lo raggiunse finalmente a tavola, sollevò il coperchio e vedendo che del pollo erano rimaste a malapena le ossa, commentò serafico: «Come siamo distratti, noi filosofi! Ero proprio convinto di non aver ancora mangiato!».