1965-2023, cioè la rivoluzione lunga 58 anni di fumetti, genio, creatività, idee, umorismo, provocazioni, dibattiti, satira. Che Linus abbia fatto in maniera inequivocabilmente sua la storia della cultura italiana, lo dimostra a chiare lettere il neologismo linusiano inserito nell’Enciclopedia Treccani accanto a Linus:

Titolo (dal nome di un famoso personaggio di Charles M. Schulz) di una rivista mensile di fumetti edita a Milano dal 1965. Fondata da Giovanni Gandini con la collaborazione di Oreste Del Buono (che la diresse dal 1972 al 1982) e, inizialmente, di Umberto Eco, la rivista ha avuto il merito, soprattutto nei primi anni, di promuovere una rivalutazione del fumetto avvicinando il pubblico a storie di qualità, allora in gran parte inedite in Italia ”.

Elisabetta Sgarbi

Fra i lettori del 1° numero datato aprile 1965 – quello con Linus in copertina, impegnato a succhiarsi il pollice della mano destra e a farsi coccolare dall’inseparabile coperta accarezzata dalla mano sinistra – c’era anche il sottoscritto, a 7 anni, già tifoso dei Peanuts. Quella “coperta ” di carta a fumetti mi avrebbe coccolato per tutti gli anni 70 e buona parte degli 80: non solo facendomi dar di matto per Snoopy e appassionarmi a strisce come Li’l Abner di Al Capp, B.C. e Wizard of Id di Johnny Hart, Popeye di Elzie Crisler Segar, Dick Tracey di Chester Gould, Bristow di Frank Dickens, Crock di Brant Parker & Bill Rechin e Pogo di Walt Kelly, ma fornendomi tutta una serie di cosiddette “dritte ” musicali. Se non ci fosse stato Linus a segnalarmelo (complice la recensione discografica di Riccardo Bertoncelli), nel 1971 avrei di sicuro ignorato l’esistenza del 33 giri Pictures At An Exhibition di Emerson, Lake & Palmer.

Con gran giubilo nostalgico, quindi, ho accolto la notizia di una mostra che più linusiana di così non si può: s’intitola Linus. Tutti i numeri dal 1965 al 2023, la trovate fino al 26 dicembre 2023 al Castello Estense di Ferrara ed è curata da Marcello Garofalo e da Elisabetta Sgarbi, direttore responsabile della rivista, in collaborazione con il direttore editoriale Igort (pseudonimo di Igor Tuveri) il quale spiega:

«Linus è una rivista-mondo che nel corso della sua lunga vita ha avuto il merito di attraversare generazioni. È stata la prima antologia in assoluto che raccoglieva strisce e fumetti nati sui quotidiani offrendo loro una nuova dimensione, quella del mensile, meno legata alla contingenza; e attirando, naturalmente, nuovi lettori curiosi. Amo Linus e mi piace invitare chi lo legge a meravigliarsi e ad esplorare le storie disegnate: per ritrovare lo spirito di quei pionieri che hanno reso grande il mondo del fumetto».

Per la prima volta sono state riunite in mostra le 700 copertine originali dell’iconico periodico: dal numero d’esordio del 1965 fino a oggi, che Linus viene pubblicato dalla casa editrice La nave di Teseo. E fra una copertina e l’altra, ampio spazio viene riservato al meglio del fumetto tricolore: da Neutron e Valentina di Guido Crepax, a Girighiz di Enzo Lunari; da Corto Maltese di Hugo Pratt a Bobo di Staino, fino al Cipputi di Altan.

«Ma c’è un racconto nel racconto», tiene a precisare Elisabetta Sgarbi: «è il nuovo corso di Linus (determinato dall’ingresso della Nave di Teseo e dalla direzione di Igort) che si caratterizza per l’attento sguardo alla sua storia e a quella del fumetto, nonché dall’attenzione costante a trovare nuovi tratti e nuove voci. Questa mostra sarebbe piaciuta molto a Umberto Eco».

Linus. Tutti i numeri dal 1965 al 2023
Fino al 26 dicembre 2023, Castello Estense, Sala dei Comuni, Largo Castello 1, Ferrara
tel. 0532419180
Catalogo Fondazione Elisabetta Sgarbi