Quando lounge, suite e spazi comuni si trasformano in location espositive dove autori affermati, giovani creativi e designer mettono in mostra i loro (capo)lavori.
ApartSuites con vista sulle Dolomiti
© Fabian Leitner
È stato un ansitz, ovvero una residenza nobiliare il cui atto di nascita risale al 990. Passato di mano in mano, ora è di proprietà della famiglia Peintner che l’ha fatto diventare una casa d’artista. E così, nella Residenza Maurn, fra la Val Pusteria e la Val Badia, elementi moderni si sposano al fascino del passato dando vita alle 8 ApartSuites, ognuna di esse ispirata a grandi personaggi storici quali Niccolò Copernico, William Shakespeare e Cristoforo Colombo con affreschi, dipinti e pavimenti in legno dell’epoca.
Picasso, ma con lo sguardo rivolto alle alte vette
© Infraordinario
Pablo Picasso e altri grandi artisti del ’900? Certo che si può, al Romantik Hotel Turm, fra i corridoi e le stanze interne che mescolano oggetti di design, elementi storici (l’albergo è composto da 3 edifici e diverse torri: la più antica risale al 13° secolo) e la collezione d’arte di Karl Pramstrahler con 2.000 fra dipinti a olio, acquerelli e litografie di Joseph Beuys, Oskar Kokoschka, Otto Dix, Paul Klee, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso. A impreziosire il tutto, 2 bellissime opere picassiane, una delle quali esposta addirittura nel bar dell’hotel.
Una vacanza che è un’opera d’arte
Regno della famiglia Pizzinini, il Romantik Arthotel Cappella è disseminato di piccoli, grandi capolavori: acrilici, oli, guaches e acquerelli di Salvador Dalí, Salvatore Fiume, Massimo Campigli e George Grosz. Tante, inoltre, le opere dell’artista locale Aron Demetz. E se siete veri appassionati d’arte, visitate l’Art Gallery Renèe dove troverete in mostra quadri di Pietro Annigoni, Antonio Ligabue, Michele Cascella, Mario Schifano. Perfino il ristorante Rollerstube, con i dipinti di Alfred Roller (amico di Gustav Mahler, maestro di Egon Schiele) è un piacere estetico.
Arte diffusa? Nel borgo medievale
© Francesca Bocchia
È un gioiello di borgo, questo, che vanta una storia più che millenaria: fra torri e bastioni, custodisce le residenze e le dimore dei baroni Champeaux. Ed è in questi palazzotti che sono state ricavate le stanze e le suite del Relais Borgo Campello: anch’esse opere d’arte, poiché conservano intatte le travature originali, gli affreschi sui soffitti e alle pareti, i vibranti cromatismi, i segni geometrici che scandiscono le superfici e una lettura trasversale di epoche e di stili. Ma non mancano dipinti e lavori d’arte di giovani artisti emergenti.
L’arte ambientale “dipinge” Borgotufi
La Fanciulla del Borgo
© Roberto Monasterio
Si fa ammirare eccome La Fanciulla del Borgo, scultura del maestro Franco Summa inaugurata nel 2020. Figura totemica alta più di 3 metri, ha consacrato Borgotufi luogo dell’arte contemporanea. Qui c’è l’architettura, la cultura e l’ambiente dell’albergo diffuso, luogo di rinascita di stalle e case che si sono tramutate in luoghi all’insegna dell’ospitalità turistica. Un piccolo borgo nel borgo, simbolo della trasformazione e della resilienza che contraddistinguono Castel del Giudice a livello nazionale, per le sue iniziative di contrasto allo spopolamento e per lo sviluppo delle aree interne.