Anche se preferite Giotto, o il vostro più grande sogno è appendere un Renoir in salotto, per essere in the know non potete ignorare l’arte contemporanea che integra differenti culture rispecchiando i cambiamenti sociali in atto. Quindi, se volete aggiornarvi sulle migliori performance nel mercato dell’arte, Londra è il luogo ideale per visitare 4 intriganti mostre. Si spazia dall’arazzo extralarge di Grayson Perry, alle figure umane in ferro di Antony Gormley; dalle fotografie scattate da Tim Walker, ai video girati da Mark Leckey.

Grayson Perry: Super Rich Interior Decoration
Victoria Miro, fino al 20 dicembre 2019

Personale che strizza l’occhio alla collusione di arte, denaro, potere, desiderio con opere, sculture e stampe extralarge: come l’arazzo che raffigura la mappa londinese intitolato Very Expensive Abstract Painting e una collezione di simboli di ribellione presentati come fossero un catalogo di stili di vita. In altre parole: pregiudizi, mode e debolezze osservati (e giudicati impietosamente) dal genio sarcastico di Grayson Perry.

Antony Gormley
Royal Academy, fino al 21 dicembre 2019

Scultore britannico fra i più apprezzati e celebrati, Sir Antony Gormley mette in mostra 45 anni di carriera. Oltre alle installazioni sperimentali più recenti realizzate con acqua di mare e gesso (attenti a dove metterete i piedi: Gormley progetta di allagare una delle gallerie…), non mancano le opere più iconiche: una su tutte Lost Horizon, con 24 figure umane di ferro, a grandezza naturale, che fuoriescono dalle pareti, dal pavimento e dal soffitto.

Tim Walker: Wonderful Things
Victoria & Albert Museum, fino all’8 marzo 2020

Benvenuti nel fantastico mondo di questo geniale, visionario fotografo legato all’universo della moda e all’immaginario teatrale che celebra 25 anni di carriera. Wonderful Things esplora la sua creatività onirica e insieme inquietante anche con filmati in Super8, set e installazioni speciali. 10 serie di scatti fotografici, infine, sono direttamente “influenzati” dalle collezioni del V&A.

Mark Leckey: O’ Magic Power of Bleakness
Tate Britain, fino al 5 gennaio 2020

Vincitore nel 2008 di un Turner Prize, l’artista britannico invade letteralmente le gallerie della Tate Britain con la sua installazione kolossal: la costruzione a grandezza naturale del ponte sull’autostrada M53, fedele riproduzione del cavalcavia vicino alla nativa Birkenhead, a poca distanza da Liverpool, dove Mark Leckey giocava quand’era ragazzino. In mostra anche audio, video, sculture, bozzetti.

E dopo questa full immersion nel contemporaneo, concedetevi un meritato di relax nella lussuosa, speciale atmosfera del Cadogan Gardens Hotel frequentato da aristocratici, politici e vip. Ubicato nel cuore di Chelsea a pochi passi dai grandi musei, ha mantenuto la tradizionale facciata Vittoriana in mattoni rossi; ma il tocco stilistico degli interni gioca su particolari deluxe come letti a baldacchino, marmi preziosi e caminetti d’epoca, accostando arditamente classic & contemporary per un effetto sconvolgente.

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Foto: Welcome to The Other Art Fair London
Grayson Perry, Shopping For Meaning (detail), 2019
Antony Gormley, Lost Horizon I, 2008
Tim Walker, Tilda Swinton, 2018
Mark Leckey, Dream English Kid, 1964-1999 AD 2015
Cadogan Gardens Hotel