Dave Grohl è uno dei pochi musicisti/artisti a essersi meritata appieno la fama mondiale che ha. Nel senso che a prescindere dalla fortuna di essersi trovato al posto giusto nel momento giusto, è anche un batterista di altissimo livello: cioè uno che studia, cosa molto rara nel pop e nel pop rock, dove gli artisti vivono più componendo testi e melodie che allenandosi sul proprio strumento. Se poi aggiungiamo che è anche il leader di un gruppo rock di successo e il compositore dei brani, Dave Grohl risulta praticamente unico e inarrivabile.

Ma procediamo per gradi. Col senno di poi è lecito pensare che senza di lui a fare da quantizzatore ritmico e da super corista, i Nirvana non sarebbero andati così lontano. Va comunque sottolineato che il bassista Krist Novoselic ha dato un grande contributo alla causa. Nel live all’MTV del 1990 si vede chiaramente un Grohl che invece di pestare come di consueto, accarezza le pelli spazzolandole con metronomica precisione senza sgarrare una sola nota vocale. Impressionante, ma soprattutto chi se lo sarebbe mai aspettato? Poi esce il primo singolo dei Foo Fighters, This Is A Call (1995), dove si scoprono le carte: Dave Grohl è un chitarrista! Solo allora tutto il mondo si accorge della sua levatura, ecletticità e trasformismo. E si diletta pure interpretando e producendo i suoi video! Anche se i Foo Fighters non verranno mai ricordati quanto i Ramones, senz’altro aiutano a far crescere l’artista che ha modo di sviluppare diversi progetti alternativi nonché esperimenti musicali che lo coinvolgono con John Paul Jones (ex bassista dei Led Zeppelin), Trent Reznor (vocalist dei Nine Inch Nails) e altri grossi nomi.

Per quanto riguarda il lato tecnico e di impostazione, Grohl è a dir poco strabiliante. Addirittura un professore. Ora viene retribuito dalla DW ma ha debuttato con il mitico set Tamarock star” nero, in finto legno, dal suono comunque potente grazie ai fonici di studio. Caratteristica sua e di molte grunge band, è il set ridotto all’osso con tom da 14 pollici e 3 soli piatti. Tecnica in abbondanza e precisione minimalista a tutto vantaggio delle melodie, la sua esecuzione sembra quella looppata delle batterie elettroniche, con figure ritmiche dedicate a strofe precori e ritornelli prive di sbavature o incertezze: Nevermind dei Nirvana ne è eclatante esempio. Dave Grohl, insomma, è senza dubbio il miglior batterista fra i moderni. E ha contribuito a perfezionare uno stile, i suoni, il suo stesso strumento.