La bartenderF&B digital creator e consulente toscana Elena Palmerini, già affermata bar manager nel luxury a Milano e in Versilia, ha unito in un processo osmotico la passione per il Giappone con il Negroni, classico dei classici italiani ideato dal conte Camillo Negroni con 1/3 di gin, 1/3 di Campari e 1/3 di vermouth rosso.

Il risultato è il drink chiamato Il conte va a Kyoto, twist on classic che prevede al posto del gin il shōchū, tipica acquavite giapponese, mantenendo nella ricetta l’eternamente elegante Campari (sinonimo di gusto e internazionalità) e utilizzando come vermouth rosso il Winestillery prodotto nel Chianti. Sottolineano il gusto giapponese qualche goccia di bitter Umami, l’alga bruna wakame e l’ama_te’ Matcha bio ice tea prodotto dalla trevigiana Bevande Futuriste con un blend della migliore polvere di tè Matcha.

Il conte va a Kyoto

Ingredienti: 20 ml. di shōchū, 20 ml. di Campari, 20 ml. di vermouth rosso Winestillery, 20 ml. di ama_te’ Matcha bio ice tea, 2-3 gocce di Umami bitter, alga wakame, olio essenziale di arancia.

Procedimento

Questo cocktail si prepara con la tecnica build, ossia direttamente dove verrà servito: in questo caso, una tazza giapponese. Inserite 1 unico cubo grande di ghiaccio (big rock), versate le gocce di Umami bitter, i 3 ingredienti principali e completate con l’ama_te’ Matcha bio ice tea. Miscelate con eleganza per 7-8 secondi con un bar spoon, aggiungete delle gocce d’olio essenziale all’arancia e guarnite, posizionando sulle tipiche bacchette orientali 1 alga wakame fresca e 1 julienne d’arancia.

© Elena Pardini