A Polesine Parmense, provincia di Parma, l’Antica Corte Pallavicina è il risultato della magnifica “ossessione” della Famiglia Spigaroli per la propria terra, iniziata nell’800 dal bisnonno Carlo (mezzadro di Giuseppe Verdi), che prosegue tutt’oggi grazie alla tenacia e alla creatività dei fratelli Massimo e Luciano Spigaroli. La Corte Pallavicina è il castello trecentesco appartenuto ai Marchesi Pallavicino, che sorge sulla golena del Po e che al Grande Fiume dedica tutta la sua filosofia.

La Famiglia Spigaroli, © Francesca Bocchia

Qui gli Spigaroli, in quanto affittuari, hanno lavorato per 3 generazioni allevando animali, piantando pioppi, producendo ortaggi, frutta, grano e i salumi, secondo le antiche usanze dei masalèn (i norcini). I 2 fratelli l’hanno acquistata in rovina nel 1990 e in 20 anni restituita agli antichi fasti. Di più: sono riusciti a trasformarla in un piccolo mondo (che fa parte della prestigiosa catena Les Collectioneurs) che ruota attorno ai concetti di ospitalità, ristorazione e storia contadina. La corte ospita 11 camere di charme che “mixano” antichi arredi, esemplari di design, pavimenti in cotto originale, soffitti con le travi a vista o a cassettoni del ‘500, trame preziose, camini, vasche da bagno.

Una veduta dell’Antica Corte Pallavicina, © Luca Martini

Vi è poi l’omonimo ristorante, regno dello chef stellato Massimo Spigaroli, artefice della cucina gastro-fluviale, che per i suoi piatti utilizza il 95% di materie prime (frutta, verdura, carni, farine), coltivate e prodotte nell’orto-giardino e nei frutteti, nell’azienda agricola di famiglia, nei campi e nelle vigne poco distanti. Il rimanente 5% proviene invece da piccole realtà locali. Il Ristorante Antica Corte Pallavicina sorge sulle cantine di stagionatura più antiche al mondo (risalgono al 1320) dove riposano, “respirando” l’aria della Bassa parmense (afosa d’estate, nebbiosa d’inverno) i prelibati culatelli, oggetto del desiderio di prestigiosi chef quali Alain Ducasse e Massimo Bottura, nonché di principi quali Carlo d’Inghilterra e Alberto di Monaco. La prestigiosa classifica TOP ITALY 50 colloca il locale al 44° posto nella classifica riservata ai migliori ristoranti italiani del mondo (categoria ristorazione fino a € 120).

Ristorante Antica Corte Pallavicina

A condividere l’aia dove si mangia all’aperto c’è l’Hosteria del Maiale con le sue pietanze tipiche – pasta fatta in casa, salumi, carne dell’allevamento di famiglia – e la selezione dei vini prodotti nell’azienda agricola da degustare nella “fojeta”, la ciotola di ceramica bianca. Ma l’ode al maiale non termina certo qui: c’è il Museo del Culatello e del Masalèn, voluto da Massimo Spigaroli e inaugurato nel 2018, che si snoda lungo un percorso interno/esterno con la ricostruzione dell’antica casa di famiglia dove ammirare un’infinità di cimeli, pannelli che ripercorrono la storia del luogo e del prezioso suino, con visita finale alle cantine. E all’Agribottega aperta da venerdì a domenica, si possono acquistare ortaggi, frutta, carni, farine, sughi, composte, vini, prodotti a km zero e un mucchio di delicatezze locali.

Museo del Culatello, © Luca Rossi

Infine il Bar-So, per momenti d’assoluto relax in mezzo alla natura, dove gustare merende, aperitivi, cene informali; e il Po Forest, che parte dalla corte per addentrarsi nel bosco fluviale del Po.

Relais Antica Corte Pallavicina
Strada del Palazzo Due Torri 3, Polesine Parmense (PR)
tel. 0524936539

Una camera del Relais Antica Corte Pallavicina