Trevisano, classe 1878, Nando Salce è stato fra i massimi collezionisti di “affiches”pubblicitarie al mondo. Dal primo acquisto, il mitico manifesto Incandescenza a gas Auer, realizzato da Giovanni Maria Mataloni nel 1895, ha preso forma la sua straordinaria raccolta, da lui stesso sottostimata in 15.000 pezzi e negli Anni ’60 inventariata in circa 25.000 capolavori che ora vengono esposti a rotazione al Museo Nazionale Collezione Salce nell’ambito di mostre temporanee di carattere monografico o tematico. Verso il boom! 1950 – 1962 raccoglie i manifesti all’epoca della ricostruzione postbellica e della ripresa produttiva, che hanno anticipato il boom economico e demografico degli anni successivi.
La pubblicità, terminata la guerra, riflette quell’incontenibile entusiasmo e voglia di fare che si sta diffondendo in tutta Italia. Accanto a designers, architetti, pittori e pubblicitari quali Erberto Carboni e Marcello Nizzoli, dal Nord Europa raggiungono Milano (dove ha modo di esprimersi il miglior design e la più innovativa cultura d’impresa) lo svizzero Max Huber, geniale inventore del monogramma lR che identifica i grandi magazzini laRinascente; l’olandese Bob Noorda, al quale dobbiamo la rivoluzionaria segnaletica e l’allestimento visivo della MM (Metropolitana Milanese); il tedesco Michael Pavel Engelmann, autore delle principali campagne pubblicitarie dei pneumatici Pirelli. Nella mostra, spicca il caso tutto italiano di Armando Testa, che più di ogni altro addetto ai lavori “intercetta” l’innamoramento collettivo nei confronti dell’America da cui giungono bevande, detersivi, agenzie pubblicitarie. Sono suoi gli slogans più innovativi, precursori di quel miracolo economico che non tarderà ad arrivare trasformando il Belpaese in potenza dell’economia mondiale.
Verso il boom! 1950 – 1962
Fino al 17 marzo 2019, Museo Nazionale Collezione Salce, via Carlo Alberto 31, Treviso
tel. 0422591936
Foto: Pesa (Gino Pesavento), Frizzina, 1950 – 1960
Armando Testa, Simmenthal è tutta carne scelta!, 1955 – 1960
Erberto Carboni, Ecco, 1960