È la più importante rassegna italiana dedicata all’esplorazione della fantascienza e del futuro. In cartellone dal 29 ottobre al 3 novembre 2020, la 20° edizione del Trieste Science+Fiction Festival si svolgerà in un’inedita edizione ibrida, con modalità di partecipazione online e dal vivo in 3 sale: il Cinema Ariston e il Teatro Miela di Trieste; e per la prima volta nella “sala virtuale” di MYmovies, sito leader nell’informazione cinematografica.

Cinema, televisione, nuovi media, letteratura, fumetti, musica, arti visive e performative compongono l’esplorazione del fantastico. Fondato a Trieste nel 2000, il Trieste Science+Fiction Festival ha raccolto il testimone del Festival Internazionale del Film di Fantascienza che si è svolto dal 1963 al 1982 nel capoluogo giuliano imponendosi come prima manifestazione in Italia e fra le prime in Europa riservata al cinema di genere, nonché 1° evento cinematografico internazionale realizzato in Friuli Venezia Giulia.

Vi presentiamo 5 titoli della selezione ufficiale Neon 2020. Un poker di lungometraggi che spaziano dalla fantascienza all’horror, per altrettante anteprime nazionali: sia dal vivo, sia online.

SKYLIN3S
di Liam O’Donnell
(UK/Spagna/Lituania, 2020)

3° capitolo della saga sci-fi inaugurata con Skyline (2010) dei fratelli Strause e proseguita con Beyond Skyline (2017), diretto da Liam O’Donnell. Questo nuovo episodio, girato da quest’ultimo, si focalizza sul Capitano Rose Corley (Lindsey Morgan), umana dotata di superpoteri extraterrestri, l’unica persona in grado di contrastare gli invasori alieni. Ha però bisogno di costanti trasfusioni di sangue per bloccare il suo rapido tasso d’invecchiamento. Rose è in fuga, ma verrà scoperta da alcuni militari e arruolata per un solo scopo: combattere. Le ibride creature fra umani e alieni – che costituiscono gran parte della popolazione terrestre – stanno per soccombere al controllo alieno. Il Capitano avrà solo 72 ore di tempo per mettere in salvo l’umanità.

JUMBO
di Zoé Wittock
(Francia/Lussemburgo/Belgio, 2020)

Scritto e diretto da Zoé Wittock, alla sua opera prima in qualità di regista, il film approda al Trieste Science+Fiction dopo essere stato presentato al Sundance Film Festival e proiettato alla Berlinale nella sezione Generation 14plus. Il lungometraggio vede l’introversa Jeanne (Noémie Merlant, già protagonista di Ritratto della giovane in fiamme), guardiana notturna in un luna park che vive con la madre (l’esuberante Margarette) esprimere uno strano romanticismo nei confronti di una giostra: Jumbo. Un caleidoscopico film prodigo di metafore, teatro di una dolce, surreale, romantica ossessione.

LAPSIS
di Noah Hutton
(USA, 2020)

Brillante satira politica sulla gig economy, ambientata in un futuro prossimo fin troppo riconoscibile. In un presente alternativo, il fattorino Ray Tincelli fatica a mantenere se stesso e il fratello minore, malato. Dopo una serie di espedienti tutt’altro che fruttuosi, trova un lavoro insolito: tirare cavi in un bosco per collegare maxi cubi metallici per il nuovo mercato del commercio quantistico. A mano a mano che si addentra nella zona, Ray dovrà fare i conti con l’ostilità e la minaccia dei robot cablatori. E sarà obbligato a scegliere se aiutare i suoi compagni di lavoro, oppure arricchirsi e andarsene via.

MORTAL
di André Øvredal
(Norvegia, 2020)

Il regista di Troll Hunter, Autopsy e Scary Stories To Tell In The Dark presenta questa vicenda connessa al mondo dei supereroi che non rispetta le convenzioni del genere e lancia la sfida europea alle produzioni Marvel e DC Comics. Mortal è infatti una storia fantasy che vede il giovane Eric scoprirsi addosso poteri divini basati sulla mitologia norvegese. Mentre si nasconde nella natura selvaggia, uccide per sbaglio un adolescente in modo inspiegabile e viene braccato dalle autorità. In fuga, scoprirà finalmente chi (o cosa) è davvero.

POST MORTEM
di Péter Bergendy
(Ungheria, 2020)

Una fantasmatica vicenda ambientata nell’Ungheria devastata dal primo conflitto mondiale e dall’influsso spagnolo. Il protagonista è Tomas, fotografo post mortem specializzato in scatti agli individui deceduti, che dopo avere incontrato la piccola orfana Anna raggiunge nel gelido inverno del 1918 un villaggio ungherese. Rumori sinistri, morti sospette e inquietanti figure che iniziano a comparire nelle sue foto lo spingono anzitutto ad abbandonare il borgo. Ma dopo l’iniziale incertezza decide di far luce,con l’aiuto di Anna, sugli strani episodi.